Filtro dell’aria in carta o spugna o cotone o poliestere.
In questo articolo cerchiamo di capire le differenze tra un filtro dell’aria ed un altro presente sul mercato e qual è quello che fa per noi.
I filtri dell’aria originali dei nostri motori sono in carta, questo materiale ha diversi fattori negativi: se sporchi non possono essere puliti e riutilizzati, e se inumiditi perdono la loro prestazione filtrante diventando molto meno permeabili, di contro un filtro in carta costa molto poco.
Adesso andiamo ad analizzare i filtri sportivi che sono pensati per migliorare le prestazioni e hanno la possibilità di essere lavati e quindi riutilizzati, ma ovviamente costano di più.
I filtri in spugna, usati molto spesso nelle moto da cross ed enduro, hanno proprietà filtranti alte e sono di facile posizionamento dato che hanno una struttura morbida, a tal punto che hanno bisogno di un “telaietto” di supporto per non deformarsi durante l’aspirazione del motore e rischiare di essere risucchiati all’interno di quest’ultimo. Sono facilmente lavabili e permettono un aumento del passaggio di aria, la caduta di pressione è ridotta mediamente del 20% a confronto dello stesso filtro ma fatto in carta. Non è un filtro molto permeabile a confronto agli altri ma la sua facilità d’uso, filtraggio e durata lo rende una opzione valida.
I filtri in cotone, utilizzati in tutto il motor sport, sono un ulteriore passo in avanti per quanto riguarda la permeabilità, riducendo in media del 30% la caduta di pressione. Questi filtri sono costituiti da più strati di cotone (3-4) tra due reti di alluminio preformati a mo di soffietto per aumentare l’area utile di filtraggio. Questa sua caratteristica rende il filtro rigido a confronto al precedente filtro di spugna.
Gli strati di cotone sono imbevuti di olio a bassa viscosità, per farvi aderire meglio le impurità dell’aria.
Anche questi filtri possono essere lavati e quindi riutilizzabili più volte fino allo sfibrarsi del cotone che di solito avviene più o meno al decimo lavaggio.
Articolo come lavare un filtro dell’aria in cotone
Adesso arriviamo all’ultimo ritrovato: i filtri in poliestere.
Questi filtri sono usati prevalentemente nelle specialità su asfalto.
Esteticamente assomigliano molto ai filtri in cotone ed hanno anche essi una struttura rigida dettata dalle due reti metalliche che gli danno una forma a soffietto. La differenza è nell’elemento filtrante che essendo in poliestere non viene oliato, e mantiene ugualmente le proprietà filtranti dei filtri in cotone, ma aumentando ulteriormente la permeabilità, infatti la perdita di pressione si riduce ulteriormente, a confronto sempre di un filtro originale in carta, di quasi il 38%. Ulteriore fattore positivo è nel lavaggio del filtro che è molto più semplice e veloce dato che va solo soffiato in senso contrario da quello di filtraggio dell’aria. Il filtro in poliestere è più duraturo del filtro in cotone.
I filtri gli ho elencati appositamente in questo ordine, perché si va dal più economico (in carta) al più costoso (in poliestere).
Un’altra differenza sta nei tempi di manutenzione: I filtri più si sporcano meno fanno passare aria, ma superata una prima perdita di permeabilità i filtri in spugna e cotone rallentano il degrado quasi stabilizzandosi, mentre i filtri in poliestere vanno a peggiorare con più importanza, ecco perchè i cicli di pulizia dei filtri in poliestere devono essere più ravvicinati.
Adesso sta a voi scegliere il filtro adatto alle vostre esigenze.
Ricordate che quando si mette un filtro più permeabile (più performante) la quantità di aria aspirata dal motore aumenta e quindi deve essere rivista la carburazione.
Leggi articolo sulla carburazione e rapporto stechiometrico.