Che cosa è il traction control.
Il controllo di trazione: traction control system (TCS) è un dispositivo che troviamo sui veicoli in generale; temporalmente prima sulle auto, viene installato nell’ultimo decennio anche su alcune moto ed è un dispositivo che serve per limitare la coppia erogata dal motore alle ruote ed avere sempre un una trazione ottimale.
Questo dispositivo nasce con l’avvento dell’elettronica ed è giustificato dalle potenze elevate raggiunte dai odierni motori, quindi un traction control sarebbe inutile su una moto con 30 cavalli.
Ho detto in precedenza che il traction control serve per limitare la coppia ed avere sempre un ottimale trazione, in questo modo si riesce a scaricare a terra sempre il massimo della potenza disponibile senza che le ruote girino a vuoto e quindi perdano trazione.
Il primo controllo di trazione esistito si basava sulla sensibilità del pilota che dava più o meno acceleratore oppure usava insieme al gas anche il freno.
Molti piloti usano tutt’ora il freno assieme al gas, ma anche per altre questioni, per esempio, per controllare il trasferimento di carichi.
Ricordiamoci di Doohan quando tornò in sella dopo quel tragico incidente dove rischiò di perdere una gamba. Il pilota australiano si fece adattare la pompa del freno posteriore sul manubrio della propria moto proprio per poterlo utilizzare al meglio in qualsiasi situazione. Ormai il freno a pollice viene utilizzato da tantissimi piloti nel Motomondiale.
Qui potete vedere e sentire come la monoposto perda aderenza ed il motore salga di giri cantando libero senza alcun controllo elettronico che lo limiti. Per me è uno spettacolo vederlo e sentirlo, ma a livello di pura prestazione e quindi di tempo sul giro non è il massimo perché, più le ruote scivolano, più si perde tempo, oltre ad avere un maggior consumo del battistrada.
L’uso del freno può togliere una parte della potenza del motore scaricata sulle ruote, ed è una tecnica che funziona ma l’impianto frenante non è molto contento di essere usato in tal modo perché sottoposto ad uno stress ulteriore. Allora come risolvere questa problematica?
Con l’avvento dell’elettronica gli ingegneri hanno trovato altri modi, per esempio il taglio dell’accensione o la diminuzione dell’alimentazione.
Questi controlli di trazione possono essere utilizzati grazie ai sensori di velocità (li potete vedere anche sulla vostra macchina o moto, basta che cerchiate una ruota fonica vicino al mozzo e lì troverete il sensore).
Affinché si possa far capire alla centralina se si sta perdendo trazione servono minimo due sensori, uno ad asse. Un sensore vede la velocità della ruota anteriore ed uno quella della ruota posteriore,entrambi mandano il segnale alla centralina che calcola la differenza tra le due velocità e se questa supera un certo valore vuol dire che una ruota sta scivolando e quindi interviene.
Facciamo un esempio: su una moto in accelerazione, il sensore della ruota anteriore sta leggendo 100km/h, il sensore posteriore legge 120km/h. In questo caso ci sta una differenza di 20km/h quindi probabilmente la ruota posteriore ha perso trazione e, la centralina interviene tagliando per esempio l’accensione su uno o più cilindri.
Il Traction Control tramite il taglio dell’accensione consiste nel non far scoccare la scintilla ad uno o più cilindri.
In pratica, per uno o più cicli, il motore non avrà l’apporto di potenza dato da quei cilindri, che non avendo la scintilla della candela, non avranno la combustione al loro interno e di conseguenza la potenza complessiva del motore calerà drasticamente facendo ritrovare trazione al pneumatico.
Molti appassionati di motor-sport durante gli on-board avranno notato, in uscita di curva, il sound del motore come “sporcato da un grattare”, quello è il taglio dell’accensione.
Vi metto un video per farvi sentire l’intervento del Traction Control tramite il taglio dell’accensione.
Avrete notato come anche nella fase di cambio marcia, a salire di rapporto, si senta quello specie di scoppiettio, lo stesso del TC, ma singolo, questo perché la marcia più alta viene inserita grazie, anche qui, al taglio dell’accensione, questa volta però accade su tutti i cilindri, ma per pochissimi millisecondi, mentre quando interviene il Traction Control è per un lasso di tempo molto più ampio e il taglio dell’accensione, come già detto, non avviene per tutti i cilindri.
Come si fa ad avere il TC per esempio su un motore diesel? Il diesel non ha le candele di accensione, perchè è un motore ad accensione spontanea, non comandata come nel motore a benzina (ciclo otto). Allora si è dovuto trovare un’altra strada e le centraline elettroniche come al solito hanno dato una mano. Per diminuire la potenza basta diminuire i tempi di iniezione degli iniettori o addirittura alcuni non farli aprire del tutto.
Questi sopra descritti sono i TC di tipo attivo, che intervengono quindi quando vi è una perdita di aderenza. Ci sta anche un altro modo per non avere la perdita di aderenza che sarebbe quella di prevederla con un TC passivo, questo può essere fatto tramite i comandi del gas elettronici.
In pratica il pilota che dà tutto gas non alza le ghigliottine dei carburatori ne apre le farfalle tramite il cavo, ma ruota un potenziometro che manda il segnale alla centralina.
Questa richiesta, per esempio, del 100% di gas viene elaborata in base a molti dati quali: velocità del veicolo, marcia, giri motore, e mettendo insieme tutti questi dati la centralina decide quale mappa, inserita dal programmatore, usare e quanto gas dare.
Nei sistemi più evoluti tramite una piattaforma inerziale la centralina ‘capisce’ il movimento nello spazio del veicolo così da fare in modo che il calcolo sia ancora più specifico.
Facciamo un esempio buttato lì, in curva in seconda marcia, il pilota chiede tramite l’acceleratore il 100% di gas, e di conseguenza la centralina relazionandosi con tutti i vari dati sopracitati decide di dare il 60%, invece se fossimo in quarta marcia ne darebbe di più.
Ovviamente più questo sistema è conservativo meno il mezzo avrà una uscita di curva rapida, ma non perderà quasi mai trazione. Ecco perché di solito si cerca di far cooperare entrambi i sistemi attivo e passivo in modo da avere il massimo in quanto a prestazioni.