Lo Scarico sportivo
Lo Scarico sportivo
Montare un scarico sportivo su un motore che sia di un auto o di una moto, tutti noi appassionati ci abbiamo pensato e magari lo abbiamo anche fatto.
Ma sappiamo a cosa andiamo in contro?
Montare uno scarico sportivo omologato per l’utilizzo stradale per il nostro mezzo è l’unica via per non incorrere in sanzioni anche importanti, ma siete sicuri di aver migliorato le prestazioni?
Di sicuro abbiamo tolto peso, che non è mai un male.
A rigor di logica uno scarico più è libero, più per il motore sarà un bene, e lo farà andare di più. Giusto fino ad un certo punto:
1° uno scarico deve avere delle dimensioni ben definite per far lavorare al meglio il nostro motore.
Articolo sulla lunghezza e diametro dello scarico.
Quindi non montate uno scarico di una Muscle Car sulla vostra citycar o uno scarico di una SuperBike su una normale 1000. Due terminali con le stesse geometrie avranno prestazioni pressoché identiche che costino 200€ o 3000€, quindi in un caso del genere sta a voi scegliere quello che vi piace di più.
2° La carburazione deve essere sempre rivista, quindi che sia una moto a carburatore o una moto ad iniezione il rapporto stechiometrico deve essere riequilibrato.
Nelle auto, da una 20ina di anni a questa parte, la sostituzione del solo terminale può essere supportata dalla centralina che tramite i vari sensori riequilibra autonomamente il rapporto stechiometrico.
Articolo Rapporto Stechiometrico e carburazione.
Perché montando uno scarico anche solo un terminale bisogna modificare la carburazione?
Semplice: i gas di scarico escono più velocemente e la camera di scoppio è più libera per poter aspirare maggior aria, e quindi si smagrisce la carburazione. Anche lo smontaggio dei DbKiller (non permesso dal codice della strada) aumenta la velocità di uscita dei gas di scarico e quindi smagriscono ulteriormente la carburazione, anche se non di tanto.
Ci sarebbe anche un altro fattore che aiuta a riempire maggiormente la camera di combustione sfruttando lo scarico: l’incrocio delle valvole, ma per non dilungarmi troppo lo tratterò in un altro articolo.
Ovviamente se oltre al terminale vengono sostituiti i collettori e magari eliminato il catalizzatore (Modifica non permessa dal codice della strada) la miscela si smagrirà ancor di più e quindi servirà mettere mano in maniera più importante alla centralina o ai carburatori.
Di scarichi sportivi ne esistono tantissimi, ma per essere performanti devono essere “liberi” prima che belli, come nel disegno:
L’onda sonora passa tramite la canna mitragliata nel materiale fonoassorbente (di solito lana di roccia) e li perde intensità, mentre l’onda di pressione esce quasi liberamente.
La forma del terminale è quasi solamente un fatto estetico, però in alcuni casi serve ad indirizzare i gas caldi in una parte dove non possano fare danni (sciogliere per esempio parti di carrozzeria in plastica, quindi attenti a cosa ci sta dietro quando cambiate il terminale).
Il materiale con cui è fatto il corpo del terminale invece è da ponderare maggiormente.
Potremmo trovare terminali fatti in acciaio, alluminio, carbonio, carbonkevlar (Molto rari) e Titanio.
Ognuno ti questi materiali ha un costo più o meno elevato, una resistenza diversa, un peso differente e un modo differente di trasmettere il calore.
Per lo scarico sportivo sulle moto vanno per la maggiore Carbonio (rimane più fresco, ma più delicato) e il Titanio, Il carbonkevlar si vede molto raramente, di solito sui silenziatori dei 2 tempi.
Sulle auto uno Scarico in acciaio inox è quasi sempre la scelta migliore per via della sua grande resistenza alle intemperie.
La scelta, come vi ho già detto, sta a voi su quanto volete spendere.
Alcune scelte però sono più o meno consigliate: per esempio, se avete il terminale(marmitta) sotto il codone della vostra moto, vi conviene optare per qualcosa in carbonio. Un terminale in carbonio trasmetterà meno calore e d’estate voi e chi magari vi starà dietro noterà con piacere la differenza.